Il 27 gennaio è il giorno della memoria deve essere un giorno di intelligente riflessione da parte di tutti, in primo luogo per ricordare le vittime: dimenticarle significherebbe ucciderle una seconda volta. E’ importante far risuonare con sdegno e giusta collera un “mai più!”, ma è anche necessario interrogarci perché la Shoah è potuta accadere e imparare a discernere i germi di una tale barbarie anche oggi, nel nostro presente.
Purtroppo, quando si evoca la Shoah, la si imputa esclusivamente all’ideologia nazista, individuando i colpevoli nei soggetti al servizio di quel potere totalitario e criminale. In realtà, e questo facciamo ancora fatica ad assumerlo, della Shoah furono responsabili anche moliti uomini comuni, senza condivisione ideologiche naziste, persone con una coscienza silente e abituate a pensare solo a sé stesse. Nel silenzio o nella muta approvazione, per il bene della nazione, del popolo e della razza, scelsero l’indifferenza diventando così complici del male assoluto. Per questo, quello che è successo allora è possibile anche oggi, magari per il bene della propria identità culturale, della comunità, del proprio gruppo religioso: deboli che diventano prepotenti, impotenti che diventano aguzzini, apatici che diventano crudeli.
L'intero articolo di Enzo Bianchi a questo link:
https://www.ilblogdienzobianchi.it/blog-detail/post/150985/
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