Il Verbo si fece carne … Fin dall’antichità gli uomini sono stati turbati dal buio che aumentava nelle giornate d’inverno. Si temeva che prima o poi il sole non sarebbe più sorto e che tutta la vita sarebbe stata avvolta dalle tenebre. Pian piano, però, proprio nel cuore dell’inverno, il sole cominciava a vincere la sua battaglia, diradando sempre più l’oscurità della notte.
A volte si ha l’impressione che anche la nostra vita somigli ad un lungo inverno. In questi mesi, dopo la comparsa di varianti del virus e il ripetersi di situazioni di ingiustizia sociale a tutti i livelli, le morti sul lavoro, i femminicidi, anche si può essere presi dallo scoraggiamento. La vita sembra procedere verso un lento un inesorabile declino. Le vicende della storia, il crescere dei muri ai confini dell’Europa, i morti dei migranti in mare, non fanno altro che consolidare l’impressione di scivolare in una notte per l’umanità.
Ma è proprio dentro questa che risuona l’annuncio di una parola che squarcia le tenebre: la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. La processione dei bambini che in alcuni paesi viene fatta nella notte di Natale con le lampade accese, è il segno di un futuro di luce.
La Parola si fa carne. La parola è lo strumento privilegiato della comunicazione. Il modo in cui parliamo dice il modo in cui amiamo: le parole possono essere vere o false, ambigue o chiare, distorte o autentiche, proprio come le nostre relazioni. Dio ricomincia proprio dalla Parola.
Se all’inizio della creazione, la Parola donava vita, adesso la Parola si fa vita, prende un volto. La Parola diventa Qualcuno. La relazione diventa personale. Dio non è energia, invenzione o bisogno di protezione idealizzato. Dio ha un volto, scomodo ma affascinante: quello di Gesù di Nazareth.
Ritrovare il senso. Il Prologo di Giovanni inizia con l’espressione in principio. Un’espressione che non indica solo un inizio, ma anche la causa, o meglio il principio che mette ordine, la ragione della vita, il motivo, il perché dell’esistenza.
A volte infatti ci sembra proprio di aver perso questa ragione della vita, questo senso, questo motivo più profondo delle cose. In Cristo ciascuno ha la possibilità di ricominciare, di ritrovare il senso, ovunque si sia oggi nel cammino della vita. Le tenebre ritornano di tanto in tanto. Ma le tenebre non sono mai l’ultima parola.
Ogni Natale, l’inizio di ogni nuovo anno ce lo ricorda puntualmente.
(don Fabio Longoni)
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