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20 dicembre: verso il Natale attraverso le "Antifone Maggiori": "Ero cras, domani verrò", ovvero: il Messia è vicino!

Vieni.

Questa parola è presente in tutte e sette le antifone, è il grande grido che la Chiesa, il mondo, eleva: Vieni Signore Gesù! «Tu, Signore, non stare lontano, mia forza, vieni presto in mio aiuto» (Salmo 22,20).

Vieni Signore Gesù e insegnaci la via della prudenza. «La Prudenza dirige le altre virtù indicando loro regola e misura». (CCC 1806). Questa virtù ci insegna il lavoro di Dio: disporre con soavità e forza, la nostra vita, la nostra famiglia, e portare la Sua Presenza là dove maggiormente è sconosciuto.



(Guarda anche quelle dei giorni precedenti)

20 dicembre

O Clavis David et sceptrurn domus Israel, 

qui aperas, et nemo claudit; claudas, et nemo aperit:         

veni et educ vinctum de domo carceris, sedentem in tenebris et umbra mortis. 

O Chiave di Davide, scettro della casa d'Israele,      

che apri e nessuno può chiudere, chiudi e nessuno può aprire: 

vieni, libera l'uomo prigioniero che giace nelle tenebre e nel l'ombra di morte. 

 

Ti è mai accaduto di perdere le chiavi di casa o dell’auto? Spero che tu le abbia ritrovate e senza danni, ma come ti sei sentito in quel momento? E davanti a un problema, magari hai pensato: “Potessi avere la bacchetta magica.” In entrambe le situazioni si vive lo stesso stato d’impotenza: una porta che non si apre, una persona che invece di guarire peggiora, un lavoro che non si trova o che si perde, o mille altre situazioni di difficoltà.                   
L’antifona di oggi richiama proprio il limite umano, e invoca una risoluzione. Chiave e scettro: la bacchetta magica, a noi culturalmente più vicina, deriva dallo scettro, simbolo di potenza e forza, usato dai re.                
E poi si sa: chi ha la chiave, la fa da padrone, anzi è padrone. Il concetto espresso è sempre quello, comune un po’ a tutte le sette antifone “O”, si riassume in quel versetto che preghiamo all’inizio del Rosario o della liturgia delle Ore: “O Dio, vieni a salvarmi” (Sal 70,2); dicendolo, prendiamo coscienza della nostra limitatezza e ci affidiamo a chi ha le chiavi in tasca!          
VIENI! Sono rimasto chiuso fuori, non so come fare per rientrare, qui fa freddo, tanto, e desidero il tepore di una casa, di un cuore che mi ama. Vieni Signore Gesù a salvarmi da tutte le chiavi perse, da tutte le bacchette magiche mai avute. Sii Tu il perché del mio vivere e il senso di ogni mio attimo. E io vivrò con Te.

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