La III Domenica di Avvento (17 dicembre) abbiamo pregato così...

Nelle prime due domeniche di Avvento, le letture della liturgia erano un invito alla vigilanza e ad ascoltare la voce che, dal deserto, ci invitava a preparare le vie del Signore.

Introduzione:

Questa terza domenica di Avvento ruota intorno al tema della gioia. In cosa consiste questa gioia, che sana senza distruggere, che porta la pace senza dover ricorrere alla guerra, che ristabilisce speranza? Lo spiegano tutte le letture di oggi: dalla prima del profeta Isaia “io gioisco pienamente in Dio”, attraverso il salmo di Luca con le parole di Maria in visita ad Elisabetta “l’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio” e poi San Paolo quando scrive: “Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie”, per concludere con il Vangelo di cui Giovanni Battista è protagonista. 

Egli ha reso testimonianza a Gesù fin dal loro primo incontro, quando ha sussultato nel grembo di sua madre Elisabetta, nell’udire le parole di saluto rivolte a lei da Maria. Quel giorno Giovanni ha cominciato la sua missione: grazie a lui, tanti hanno riconosciuto il Signore e sono stati battezzati per accogliere la sua Parola e darne testimonianza a loro volta. 

Nelle scorse settimana abbiamo scoperto i primi due testimoni di questo Avvento e quindi dopo Isaia che è testimone della Parola Promessa e Giovanni testimone della Parola Attesa, scopriamo oggi il terzo personaggio della nostra "Bussola": Giuseppe che nel racconto del Vangelo di Matteo ci riempie di gioia con la sua scelta. Cosa fare con Maria che aspetta un figlio non suo? Avrebbe dovuto ripudiarla secondo la legge degli uomini, ma invece si fa carico della paternità e del mistero. E se Gesù uomo ha imparato a dire “papà”, “padre”, al suo Padre che conosceva come Dio, lo ha imparato dalla vita, dalla testimonianza di Giuseppe: l'uomo che custodisce, l'uomo che fa crescere, ma non prende nulla per sé.


Intenzioni Penitenziali:

1.     Signore, per tutte quelle volte che non testimoniamo la tua Parola traducendola in gesti di condivisione - Kyrie eleison

2.     Cristo perdonaci se non siamo custodi dignitosi dei tuoi insegnamenti - Kriste eleison

3.     Signore, che ci inviti a vivere il mistero del tuo avvento nella preghiera e nella veglia, abbi misericordia di noi quando non troviamo il tempo giusto da dedicarti - Kyrie eleison

 

Preghiere dei Fedeli:

·   Signore, preserva la salute di Papa Francesco che oggi compie gli anni; affinché possa accompagnarci ancora per tanti anni perché la Chiesa ha profondo bisogno di rinnovamento e conversione. Preghiamo

·     Gesù, anche quest’anno nascerai in mezzo al rumore delle armi e al pianto di chi ha perso tutto e scappa per salvare sé stesso e i suoi cari. E noi, qui, viviamo disorientati e con angoscia la complessità e le difficoltà di questo nostro tempo. Non ci abbandonare alla paura, aiutaci a ritrovare sempre la speranza e la fiducia come donne e uomini che non vogliono innalzare muri e fili spinati, ma che vivono creando spiragli di pace e di comprensione reciproca. Preghiamo

·      Signore, la testimonianza di Giuseppe è la prova che la fede non è solo un affare fra noi e Te, perciò siamo esortati a praticare la giustizia; a custodire e far crescere l’amore per gli altri; a concepire il mistero della fede come luce che guida le nostre scelte. Preghiamo

·      Il 19 dicembre del 1970, 53 anni fa, la nostra Comunità della Risurrezione celebrava la sua prima messa. Era nata il 15 dicembre di quello stesso anno e allora aveva ben poco; la chiesa fu allestita un negozio del Quartiere e da quel negozio di suonarono forti e coinvolgenti i canti a rappresentare fin dall’inizio lo spirito della Comunità, il suo impegno a porsi ed operare all’interno del Quartiere con un volto gioioso, sempre illuminato dalla speranza e dalla fiducia nella parola di Dio. Fa o Signore che questo spirito originario continui ad accompagnare e ad illuminare il cammino di questa Comunità, perché sia sempre portatrice di solidarietà, di condivisione, di tolleranza, di amore di pace, sempre costante nel valorizzare, diffondere concretizzare la tua Parola per la costruzione di una società veramente giusta, attenta agli ultimi, agli emarginati e ai deboli, libera dalle guerre e dalle sofferenze. Per questo noi ti preghiamo

·      Dice il cardinale Zuppi, incaricato dal Papa di tentare una mediazione nel conflitto in Ucraina, a proposito della pace: “Non è facile questo momento perché la notte è davvero buia, ma proprio per questo dobbiamo essere uomini di speranza e tutti possiamo essere artigiani di pace; la speranza si rimbocca le maniche e si confronta con la sofferenza. Alla pace oggi non servono parole altisonanti, ma molta sostanza”. Allora Signore rendici tutti artigiani della pace, consapevoli che la guerra è solo una sconfitta per tutti. Per questo ti preghiamo


·      Per noi e la nostra comunità che spegne 53 candeline, donaci la grazia di continuare a essere una famiglia unita anche attraverso le difficoltà e che possiamo godere di momenti di fratellanza e condivisione come avvenuto in questi anni; fa’ che non ci limitiamo ad aspettare un bambino donato dall’alto, ma che lo facciamo nascere e crescere dentro noi stessi per coltivare la nostra umanità. Preghiamo

·      Per le comunità del Vicariato di Marghera. Il Signore, che è venuto a portare il lieto annuncio, doni loro fiducia, pazienza, gioia nel camminare insieme, capacità di stima previa e capacità di vedere i pregi gli uni degli altri. Preghiamo


Antifona di Comunione

L’Antifona di Comunione che ora pregheremo assieme, sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione. È un versetto del Vangelo proprio per dire che la Parola, Eucarestia e Comunione compongono un’unità inscindibile. 

Lo si è sottolineato anche accendendo le candele all'altare da quella dell'ambone e dal pane e il vino portati all’altare da chi ha proclamato la Parola. Preghiamo:

In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete: a lui non sono degno di slegare il laccio del sandalo” (Gv 1,26-27)

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