Vieni.
Questa parola è presente in tutte e sette le antifone, è il grande grido che la Chiesa, il mondo, eleva: Vieni Signore Gesù! «Tu, Signore, non stare lontano, mia forza, vieni presto in mio aiuto» (Salmo 22,20).
Vieni Signore Gesù e insegnaci la via della prudenza. «La Prudenza dirige le altre virtù indicando loro regola e misura». (CCC 1806). Questa virtù ci insegna il lavoro di Dio: disporre con soavità e forza, la nostra vita, la nostra famiglia, e portare la Sua Presenza là dove maggiormente è sconosciuto.
22 dicembre
O Rex gentium et desideratus earum,
lapis angularis qui facis utraque unum:
veni et salva hominem quem de limo formasti.
O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni,
pietra angolare che riunisci i popoli in uno:
vieni e salva l'uomo che hai formato dalla terra.
L’antifona di oggi ci parla di un re “sospirato”, desiderato, un re che ha il dono dell’unità. L’immagine è quella della pietra angolare, così definita dalla tecnica edilizia: “struttura fondamentale che in una costruzione ha funzione portante”; in altre parole, in un linguaggio accessibile a tutti: se togli la pietra angolare crolla tutto!
Il re è il riferimento per tutto il popolo, è lui che garantisce l’unità e la solidità della struttura sociale, emanando leggi equilibrate e sagge, garantendo ai suoi sudditi una vita dignitosa. Ecco perché questo re è così sospirato: perché senza di lui non possiamo fare nulla! (cf. Gv 15,5)
Come abbiamo compreso, il re che porta unità e stabilità è Gesù. Unità sociale, come abbiamo detto: è la Parola del Signore che forma le nostre menti e i nostri cuori, che ci spinge a una vita fondata sui valori. Unità interiore, personale: mente spirito e cuore uniti e concordi.
VIENI! Vieni Signore Gesù, Re dell’unità, che tutto e tutti attrai in unità! Siamo fatti di terra, poca cosa, ma il tuo soffio vitale ci rende figli amati, sospirati, desiderati. Fa’ che tutta la mia vita sia fondata su di Te, pietra angolare, così che, per Tua grazia, possa essere con tutti i miei fratelli e sorelle nella fede “pietre vive, costruiti come edificio spirituale” (1Pt 2,5).
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