Incontro a Islamabad con il nunzio apostolico in Pakistan mons. Germano Penemote: nominato a giugno da Papa Francesco è qui da circa due mesi per rappresentare la Santa Sede e la minoranza cattolica nel secondo Paese con il più alto numero di musulmani al mondo
Dialogo con le autorità pakistane e interreligioso, educazione nelle scuole. Sono le vie principali per prevenire episodi violenti o discriminazioni nei confronti dei cristiani e di tutte le minoranze religiose in Pakistan, anche a causa di un uso improprio della legge sulla blasfemia. “La mia preoccupazione principale e il mio augurio è che il popolo pakistano viva in pace e in armonia”.
Le cifre dei cristiani non sono chiare e oscillano dallo 1,6% al 2% della popolazione. Altre stime parlano di 2 milioni e mezzo di persone. L’ultimo episodio violento nei loro confronti è avvenuto il 16 agosto, a Jaranwala, a 30 chilometri da Faisalabad, nello Stato del Punjab: una folla inferocita di migliaia di persone ha incendiato chiese e case, profanato cimiteri e bibbie, divelto croci, alcuni cristiani sono stati picchiati. Per fortuna non c’è stata nessuna vittima.
L'intera intervista a cura di Patrizia Caiffa è a questo link:
Nessun commento:
Posta un commento