Stratificazione delle crisi. Potrebbe essere questa la sintesi più calzante per definire il 2023, anno in cui al perdurare della guerra tra Russia e Ucraina si è aggiunta una nuova e violenta esplosione del conflitto israelo-palestinese.
L’anno appena trascorso è stato segnato anche da una competizione sempre più serrata in campo geopolitico e geoeconomico, soprattutto nella sfida strategica tra Cina e USA, con gli Stati Uniti che si avviano alle presidenziali 2024 in un clima di incertezza.
Pechino, d’altro canto, è sempre più coinvolta anche in una corsa con Russia e India – che pure fanno parte del blocco dei BRICS – per la leadership di quel grande soggetto geopolitico in via di definizione chiamato Global South, sempre più diviso dall’Occidente in un elenco via via più lungo di dossier.
Grandi cambiamenti hanno riguardato anche l’Africa, attraversata da una lunga scia di colpi di stato nel 2023, e un’America Latina che ha assistito alla vittoria di Javier Milei in Argentina e il ritorno di Inacio Lula da Silva alla presidenza del Brasile, in un passaggio di testimone non del tutto indolore da parte del suo predecessore.
Per leggere in sintesi tutte le analisi dell'ISPI, questo è il link:
Nessun commento:
Posta un commento