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Nove giorni a Natale attraverso le "Antifone Maggiori": "Ero cras, domani verrò", ovvero: il Messia è vicino!

Le Antifone Maggiori dell’Avvento (o anche Antifone O, perché cominciano tutte con “O”) sono sette antifone latine proprie della Liturgia delle Ore secondo il Rito Romano. Vengono cantate come antifone del Magnificat nei vespri, e come versetto del Vangelo, dal 17 al 23 dicembre.  


Una curiosità: la prima lettera della parola latina che segue, avvicinata incominciando dall’ultima, dà l’acrosticoEro cras (= domani verrò)”: il Messia è vicino! 

Giorno per giorno pubblicheremo le antifone con un breve commento da Vita Diocesana Pinerolense 

Vieni

Questa parola è presente in tutte e sette le antifone, è il grande grido che la Chiesa, il mondo, eleva: Vieni Signore Gesù! «Tu, Signore, non stare lontano, mia forza, vieni presto in mio aiuto» (Salmo 22,20).

Vieni Signore Gesù e insegnaci la via della prudenza. «La Prudenza dirige le altre virtù indicando loro regola e misura». (CCC 1806). Questa virtù ci insegna il lavoro di Dio: disporre con soavità e forza, la nostra vita, la nostra famiglia, e portare la Sua Presenza là dove maggiormente è sconosciuto.


17 dicembre

 

O Sapientia, quae ex ore Altissimi prodiisti, 

attingens a fine usque ad finem fortiter suaviterque disponens omnia: 

veni ad docendum nos viam prudentiae. 

 

O Sapienza, che esci dalla bocca dell'Altissimo,      

ti estendi ai confini del mondo, e tutto disponi con soavità e con forza, 

vieni, insegnaci la via della saggezza. 

 

Se volessimo raffigurare questa prima antifona maggiore dell’Avvento, potremmo creare una vignetta di Dio Padre e sul fumetto una parola: Gesù! È Lui la Sapienza che esce dalla bocca di Dio. San Giovanni della Croce, mistico carmelitano del 1500 scrive: «Dal momento in cui ci ha donato il Figlio suo, che è la sua unica e definitiva parola, Dio ci ha detto tutto in una sola volta in questa sola Parola» (Salita al Monte Carmelo, II, 22).

Questa Parola, il Verbo uscito dalle labbra e dal cuore del Padre, ha raggiunto ogni angolo del mondo, anche il più buio e lontano (la lontananza è una categoria che il Signore proprio non conosce, e meno male!) Una volta raggiunto e scovato ogni angolo, ogni individuo, tutto dispone con soavità e forza: disporre significa fare ordine, pulire, sistemare, ridimensionare; con soavità, con dolcezza, ma anche con forza e determinazione. Dio si è specializzato nell’arte di saper fondere realtà e atteggiamenti contrapposti, in un equilibrio meraviglioso.        



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