Per la coordinatrice campagne di Amnesty International Italia il rischio di un’escalation ulteriore nella guerra israelo-palestinese è sempre più concreto. Unendosi all’appello di Antonio Guterres per il cessate il fuoco, ci ricorda che non ci si può accontentare di una tregua: “Bisogna lavorare per una soluzione politica”
Marinari, il conflitto israelo-palestinese rappresenta un ulteriore attacco ai diritti umani. Eppure chi prova a denunciare, ad esempio, la crisi umanitaria viene accusato di difendere Hamas. Quale è invece la posizione di Amnesty international?
Amnesty chiede a gran voce il rispetto del diritto internazionale umanitario, questo è il nostro lavoro da sempre in qualsiasi conflitto. Anche le guerre hanno le loro leggi, la convenzione di Ginevra su tutto, e devono essere rispettate sempre e da chiunque. L’unica lente che utilizziamo per analizzare i conflitti in corso è il diritto internazionale, non facciamo il tifo per nessuno se non per l’umanità intera. Le gravi violazioni del diritto internazionale umanitario sono crimini di guerra.
Come tutte le guerre le principali vittime sono i bambini, gli anziani, le persone indifese. In un mondo che non è in grado di seguire la via della diplomazia, quale soluzione dovremmo adottare?
Ad oggi l’unica soluzione è ...L'intervista continua a questo link:
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