Giulia e Filippo: per favore allarghiamo lo sguardo!

Le reazioni di questi giorni non mi sembrano la risposta sufficiente di chi vuole davvero far sì che “non accada più”

Non riesco a togliermi dalla testa che queste reazioni non sono la risposta sufficiente di chi vuole davvero far sì che “non accada più”, come il padre di Giulia dichiara, ma siano segno della necessità di allargare lo sguardo. Abbiamo immediatamente categorizzato questa morte come “violenza di genere”. E tutte le reazioni sembrano concentrarsi sul complemento di specificazione, quel “di genere”, piuttosto che sul sostantivo “violenza”. Una per tutte, quella della sorella di Giulia: “Filippo non è un mostro, ma è figlio del patriarcato”. Ma ho l’impressione che fino a che confiniamo questa vicenda dentro a questa categoria ci sfugga parecchio delle dinamiche personali, relazionali e sociali che consentono questo evento.

Una regola ormai chiara, che la psicologia ci segnala, è che quando una reazione ad un evento è emotivamente e di fatto sproporzionata rispetto al contenuto del dato, siamo in presenza di motivazioni che affondano le radici ben al di là dell’evento stesso. Tradotto ...

La riflessione di Gilberto Borghi continua a questo link:

https://www.vinonuovo.it/cultura/officina-del-pensiero/giulia-per-favore-allarghiamo-lo-sguardo/





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