e-mail della Parrocchia: ss.risurrezione@patriarcatovenezia.it - Telefono e Fax: 041-929216 - ........................................................................... e-mail del Blog: parrocchiarisurrezionemarghera@gmail.com

Nella II Domenica di Avvento abbiamo pregato così ....


Introduzione

 

Oggi è stata posta la seconda freccia della bussola che stiamo costruendo di settimana in settimana e che ci guida nell’accoglienza del Signore che viene ora rappresentato dalla Bibbia aperta sopra la bussola in divenire sulla quale adageremo il Gesù Bambino la notte di Natale

Tutto il mondo cammina verso il fine della storia da ogni punto cardinale seguendo una promessa e una attesa, custodendole e credendole, accompagnati da quattro testimoni Isaia, Giovanni il precursore, Giuseppe e Maria, rispettivamente testimoni della Parola promessa, attesa, custodita, creduta e concepita.

La settimana scorsa la prima freccia portava il nome di Isaiatestimone della Parola promessaLa seconda freccia, collocata oggi, porta il nome di Giovanni il Battista, testimone della Parola attesa.


Questa domenica la Comunità ha avuto come ospiti le Famiglie in rete per la pace


 

Intenzioni penitenziali

 

Signore perdonaci per le volte in cui abbiamo pensato di fare da soli e non ti abbiamo riconosciuto nel volto del fratello o della sorella con cui condividiamo il nostro cammino. 

 

Cristo, perdonaci se ci abbandoniamo all'indifferenza e non operiamo per contrastare l'oppressione, i privilegi di pochi e dei potenti, la corruzione, la violenza, i soprusi così facendo la nostra esistenza promette odio e non convivenza, guerra e non pace.  

 

Preghiere dei fedeli

 

Preghiamo perché le comunità siano capaci di essere forza di attrazione, sostegno e orientamento per chi si sente escluso o tende a isolarsi dagli altri.

Preghiamo perché attraverso la condivisione e lo stare insieme nell’apertura e nell’accoglienza dell’altro l’umanità possa continuare ad avere fiducia nella possibilità di cambiare il proprio corso senza lasciarsi scoraggiare dal peso del passato. Noi ti preghiamo

 

Se ci guardiamo intorno, in quest'epoca, sembra che la pace di Cristo sia sempre più lontana.

Ma se "davanti al Signore 1000 anni sono come un giorno e un giorno è come 1000 anni” dobbiamo avere fiducia.

Gesù ti ringraziamo per le piccole esperienze di pace che viviamo nelle nostre comunità: la famiglia, le parrocchie e, per la alcuni di noi, il gruppo "Famiglie in Rete per la Pace".

Aiutaci perché siano laboratori in cui sperimentare una pace esportabile in altre comunità del nostro quotidiano, dove portare il nostro contributo di costruttori pace.

Per questo ti preghiamo 

 

I Camalli, gli scaricatori di porto di Genova la nostra città, quando riescono bloccano le navi delle armi. Si rifiutano di caricare. 

Voce di uno che grida nel deserto, voce di comunità che gridano nel deserto. Signore apri le nostre orecchie, il nostro tempo, il nostro cuore alle voci che gridano parole di pace. Per questo ti preghiamo 

 

Per il nostro vicariato di Marghera: affinché, come Giovanni, sappiamo annunciare a tutti la conversione del cuore, e nell'unione fraterna tra le comunità diventiamo strumento di accoglienza e solidarietà verso gli ultimi, preghiamo.

 

Per gli Ebrei, nostri fratelli genelli, che da giovedì sera 7 dicembre a venerdì 15 dicembre festeggiano Chanukkà, la festa dei lumi, perché l’accensione delle 8 candele sia fonte di luce che disperde le tenebre del nostro buio interiore e possa illuminare un sentiero di pace e giustizia per la martoriata Palestina, Israele, Ucraina e tutti quei posti dove impera la guerra e la sopraffazione. Preghiamo

 

 

Azione simbolica durante la Presentazione delle Offerte

 

Quest’uomo che “si nutre di locuste e di miele selvatico e si cinge i fianchi di pelle”, ci ricorda il nostro peccato, le nostre violenze contro gli altri. Non ci presenta la novità che aspettiamo. Appartiene alla stagione nostra. Di asceti ne abbiamo fin troppi!

Quello che ci manca è l’uomo nuovo che benedica l’amore per le cose, che ridia fiducia al nostro vivere insieme, che non ci metta dinanzi agli occhi il deserto come luogo di salvezza: questo lo sappiamo già. Che ci si salva fuggendo lo sapeva anche l’uomo della boscaglia. Noi dobbiamo sapere che ci si salva convivendo.

 

Signore ti offriamo il nostro fare/condividere rappresentato da questo gomitolo di lana. Il gomitolo che ci stiamo passando di mano in mano rappresenta un po’ le cose che condividiamo ogni giorno, anche le nostre personalità e caratteristiche.

Il cerchio di persone che abbiamo formato rappresenta la comunità bella quale si impara a socializzare ma soprattutto a condividere ed accogliere chiunque, accettando tutte le sue caratteristiche belle o brutte che siano.

 

Antifona di comunione

L’Antifona di Comunione, che ora pregheremo assieme, sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione. È un versetto del Vangelo proprio per dire che la Parola, l’Eucarestia e la Comunione compongono un’unità inscindibile. Lo si è sottolineato anche accendendo le candele dell'altare da quella dell'ambone e con il pane e il vino portati all’altare da chi ha proclamato la Parola.

Preghiamo:

Voce di uno che grida nel deserto: preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!”

 

Nessun commento:

Posta un commento