Introduzione
In questo giorno di Natale il nostro cuore è pieno di speranza e di gioia perché contempliamo la nascita di Gesù bambino, e possiamo cantare, insieme all’angelo e alla “moltitudine dell’esercito celeste” (Lc 2,13): “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama” (Lc 2,14).
La nostra bussola si è chiusa ed il giusto Giuseppe, che come ricordava Stefania “è l'uomo che custodisce, l'uomo che fa crescere, ma non prende nulla per sé”, insieme con Maria, testimone della Parola creduta e concepita, teneramente adorano Gesù bambino.
È proprio la tenerezza uno dei più valori che ci viene proposto, perché la tenerezza è il contrario dell’apatia, dell’indifferenza e della violenza. È l’amore che abbraccia, avvolge, protegge e salva. Le scritture questa notte ci invitano ad essere servizievoli, attenti, presenti, spontanei senza domandare nulla in cambio, senza cercare un tornaconto personale. Papa Francesco ha detto che la tenerezza è: “La bellezza di sentirci amati da Dio e la bellezza di sentirci di amare”.
Ma non solo gli uomini accolgono la venuta di Gesù, anche tutta la Natura ed il Creato partecipa, come la presenza del bue, dell’asino, delle greggi, l’esultanza del cielo, delle stelle, della terra, del mare, della campagna e di tutti gli alberi della foresta, come ricordato dal salmo 95/96.
Auguri allora e non abbiamo paura di regalarci una carezza, un sorriso e un gesto di affetto, a comunicare dagli auguri che ci rivolgiamo l’un l’altro.
Intenzioni penitenziali
Signore ti chiediamo perdono perché spesso abbiamo scelto le tenebre invece della via della luce
Kýrie eléison
Cristo ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che non abbiamo seguito il diritto e la giustizia di Dio
Christe eléison
Signore ti chiediamo perdono per tutte quelle volte che la guerra e la violenza ha preso il posto della pace
Kýrie eléison
Preghiere dei fedeli
Preghiamo dicendo: Padre santo, ascoltaci!
Per la Chiesa e per tutti gli uomini perché trovino nel Cristo Gesù la luce che illumina la loro vita e che dà senso a tutto, preghiamo
Padre santo, ascoltaci!
Per tutti coloro che soffrono a causa delle guerre, della violenza, delle ingiustizie e della solitudine, perché l’amore e la pace del Signore Gesù possa portare loro speranza e salvezza, preghiamo
Padre santo, ascoltaci!
Per tutti i nostri cari che ora non sono più con noi e per coloro che ci hanno preceduto presso la casa del Padre, perché la tenerezza di Gesù bambino possa avvolgerli sempre, preghiamo
Padre santo, ascoltaci!
Per tutti noi e per i nostri fratelli e sorelle che non hanno potuto essere qui con noi questa sera, perché sofferenti, in viaggio, lontani, perché viviamo la festa del Natale nella serenità e nell’amicizia, ma soprattutto nell’attenzione a chi è più povero di beni e di affetto, preghiamo
Padre santo, ascoltaci!
Antifona di comunione – Presentazione delle offerte
L’Antifona di Comunione che ora pregheremo assieme, sottolinea la continuità e l’unità della celebrazione. È un versetto del Vangelo proprio per dire che la Parola, Eucarestia e Comunione compongono un’unità inscindibile.
Lo si è sottolineato anche accendendo le candele all'altare da quella dell'ambone e dal pane e il vino portati all’altare da chi ha proclamato la Parola.
“Oggi, nella città di Davide, è nato un Salvatore, che è Cristo Signore.” (Lc 2,11)
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