750 milioni di persone senza cibo, soprattutto donne e giovani. I dati dell’Indice Globale della Fame

Il nuovo rapporto curato per l’Italia dal Cesvi spiega come gli attuali sistemi alimentari minacciano soprattutto ragazze e ragazzi, che vivono oggi l’insicurezza alimentare ed erediteranno sistemi insostenibili, iniqui, non inclusivi e sempre più esposti alle conseguenze del cambiamento climatico


Mostrano uno scenario preoccupante i numeri dell’Indice Globale della Fame (Global Hunger Index – GHI), curato da Cesvi per l’edizione italiana e redatto annualmente da Welthungerhilfe e Concern Wordlwide, organizzazioni umanitarie che fanno parte del network europeo Alliance2015. Nel mondo sono 750 milioni lepersone che  soffrono la fame. E nessun progresso è stato fatto dal 2015 per affrontare il dramma che in 43 paesi ha raggiunto livelli allarmanti. É cresciuto nel 2023 inoltre il numero di persone malnutrite: 735 milioni. Giunto alla diciottesima edizione, il Global Hunger Index presentato a fine novembre sottolinea che sono anzitutto le donne le principali vittime della fame acuta, sempre più sovraccaricate dal lavoro di assistenza non pagato.

Si legge nel rapporto: «In molti Paesi, i giovani, e in particolare le ragazze, hanno sempre più difficoltà a trovare un’occupazione dignitosa. Nel 2020 il tasso di disoccupazione giovanile globale era stimato al 18,4%, più del triplo di quello tra gli adulti.


Michele D'Amico racconto questo Report a questo link:

https://www.sapereambiente.it/mondo/750-milioni-di-persone-senza-cibo-soprattutto-donne-e-giovani-i-dati-dellindice-globale-della-fame/

 

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